Ho iniziato a dipingere questo quadro che portavo in giro con me, nei miei pensieri, da giorni.
Una cara amica è rimasta sorpresa dallo stile così diverso dalle mie moke e dai disegni più grafici. Il mio amore per i fiori e le piante sta tornando a galla; si riapre una fase botanica, complice l’ orto urbano, le piante succulente che quest’ anno crescono rigogliose sul mio terrazzino.
Questa ghirlanda celestiale di tulipani, iris e foglie mi ricorda alcuni bozzetti di coperte che disegnai per Marzotto Home Collection tanti anni fa e i primi disegni per i ricami di fiori, in particolare le calle, che realizzai con Marco Lagattolla Milano alla fine degli anni Novanta come esclusiva Rosy Garbo Alta Moda Roma.
Il lavoro è eseguito su una tela quadrata che ho preparato con il famoso gesso di Bologna e la colla di pelle di coniglio stesi su stoffa di cotone 100% a trama finissima, ancora tiepidi e liquidi, dopo averli sciolti e amalgamati con acqua mettendoli in una pentola capiente su un fornello a fiamma moderata per una ventina di minuti mescolando con cura e senza sosta. L’ operazione è laboriosa e l’ odore che si sprigiona a sciogliere la colla di pelle di coniglio non è certo gradevole, ma nessun impregnante per tele, nemmeno il costosissimo secchiello per imprimitura della tela di Winsor e Newton e i vari primer e gessi acrilici garantiscono un risultato eccellente come questa antica tecnica manuale. Una buona imprimitura è fondamentale per la durata e la resa di un dipinto. I colori usati sono gouache Winsor e Newton e acrilici Lefranc & Bourgeois.